Il torneo di Wimbledon è uno degli eventi sportivi più attesi dell’anno. Un appuntamento da non perdere per tutti gli appassionati di tennis, ma anche per tutti i protagonisti che vogliono essere presenti all’All England Club di Londra per cercare di vincere quello che da molti è considerato l’evento tennistico per eccellenza.
Negli anni, tanti campioni si sono avvicendati vincendo l’ambito trofeo, ma sia nel maschile che nel femminile ci sono soltanto un “re” e una “regina”: Roger Federer e Martina Navratilova. Lo svizzero ha conquistato i Championships in otto occasioni, mentre la cecoslovacca naturalizzata statunitense ha trionfato per nove volte. È lei peraltro la detentrice del record per il maggior numero di successi sui prati della capitale inglese, per un primato che tuttora dura ed è destinato a durare.
Difficile prevedere chi ne raccoglierà l’eredità ad oggi, anche perché la miglior giocatrice del momento, Iga Swiatek, ha sempre faticato a trovare la quadra sull’erba. In campo maschile, invece, Djokovic è quello che è andato più vicino ad eguagliare il record di Federer e ora bisognerà vedere se riuscirà a raggiungerlo. Anche perché, nel frattempo, è arrivato Carlos Alcaraz, che nel 2023 gli ha strappato il record aggiudicandosi il suo secondo titolo Slam.
Ad ogni modo, il torneo di Wimbledon è sempre stato quello che più è in grado di catalizzare l’attenzione di tifosi e addetti ai lavori. E ciò anche per alcune curiosità sul tennis… e non.
- Prima di Church Road
Wimbledon è il torneo di tennis più antico del mondo. La sua storia risale al 1877, quando si tenne il primo torneo maschile. Tuttavia, forse in pochi sanno che ben prima di giocarsi a Church Road, nell’attuale sede dell’All England Croquet and Lawn Tennis Club, la manifestazione si svolgeva sui campi di Worple Road. Il trasferimento, infatti, avvenne soltanto nel 1922.
- Il dress code
Wimbledon è noto anche per il suo rigoroso dress code. I giocatori, infatti, devono vestirsi interamente di bianco. Questa regola è così rigorosa che, nel 2013, gli organizzatori costrinsero Roger Federer a cambiarsi le scarpe perché queste avevano la suola arancione. Il resto era bianco, sì.
Come se non bastasse, esiste un rigoroso dress code anche per il pubblico che, in particolare, non devono indossare pantaloni o jeans strappati, né con scarpe troppo sporche e nemmeno con le infradito. Per gli spettatori è vietato altresì indossare cappelli con marchi troppo in vista – questo per evitare casi di pubblicità occulta – e canottiere.
- Le fragole con panna
Una delle tradizioni più amate di Wimbledon è quella delle fragole con panna. Ogni anno vengono servite oltre 110mila porzioni di fragole con panna, per un totale di 30 tonnellate di fragole e 8mila litri di panna circa. Una tradizione che ha inizio nel lontano 1973, quando il torneo, anziché a luglio, si disputava in primavera, stagione in cui normalmente vengono raccolte le fragole.
- Il falco Rufus
Dal 1999, il torneo di Wimbledon ha un ospite molto speciale: il falco Rufus. A lui, oltre a tutti gli addetti ai lavori, il merito per la perfezione dei campi dell’All England Club, in quanto, ogni mattina, sorvola i campi prima dell’apertura dei cancelli per tenere lontani i piccioni. Negli anni, Rufus è diventato così popolare che oggi ha persino un account su X con oltre 11 mila followers.
- Un match da (svariati) record
Infine, chiudiamo questa lista delle curiosità con un match che definirlo da record sarebbe quasi riduttivo. Protagonisti Nicolas Mahut e John Isner, che impiegarono 11 ore e 5 minuti (suddivisi su tre giorni) per portare a termine la loro partita, finita poi 6–4, 3–6, 6(7)–7, 7–6(3), 70–68 in favore dell’americano. Questo incontro ha quindi stabilito numerosi record: il primo, quello di esser stato il match più lungo della storia di Wimbledon e del tennis in generale, quello per il maggior numero di game giocati (183), quello per il maggior numero di ace (216, 113 per Isner e 103 per Mahut), quello con il set più lungo della storia (8 ore e 11 minuti) e quello con il set con più game giocati (138).